Parlare oggi del rapporto tra politica e religioni significa affrontare questioni che stanno alla base della società democratica e della visione laica della politica e delle istituzioni pubbliche. Ma non si può neppure rispondere ai fondamentalismi negando semplicemente l'influenza del sentimento religioso nella vita sociale.
Un tema centrale, dunque, per la nostra vita presente e futura, che va analizzato e compreso approfonditamente, per evitare di cadere nella trappola dei conflitti su basi identitarie. Mai come oggi il pluralismo religioso indica il luogo decisivo per capire quale direzione prenderà a breve la nostra società.
Possiamo ritrovare le ragioni della convivenza e della comune cittadinanza che presuppone la presenza e la partecipazione di una pluralità di soggetti, riconosce le diversità di ciascuno e stabilisce diritti e doveri per tutti.
L’Italia ha bisogno di più laicità e di più libertà di religione e di coscienza. Non è un paradosso ma una necessità perché quando i cittadini preferiscono l’urlo al difficile esercizio della ragione, la politica democratica muore.
La Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni, con il gruppo consigliare misto Roberto Biscardini ed il patrocinio del Comune di Milano, organizza un dibattito per il 17 febbraio, alle ore 20:30.
Ti aspettiamo!
L’Associazione Amici della Consulta e la Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni invitano al primo incontro pubblico a Milano della campagna di raccolta firme per una legge regionale sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento.
MONICA FABBRI
L’esperienza della Chiesa Valdese nella raccolta dei Testamenti Biologici
MARCO MORI
Ennesima sfida di laicità per regione Lombardia
LUISA BORDIGA
Perchè una legge regionale?
All’incontro sarà possibile firmare per la proposta di legge e tesserarsi Amici della Consulta.
DALLE 19:00 --> APERITIVO LAICO!!!
testamentobiologicolombardia.it
Il Comitato Testamento Biologico Lombardia, fondato da Associazione Luca Coscioni, Associazione Enzo Tortora, Radicali Italiani, Possibile, Cellula Coscioni Lecco, UAAR e Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni, con la Proposta di Legge Regionale di Iniziativa Popolare sull’ ”Istituzione del Registro Regionale delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (DAT)” si ripropone di raccogliere, entro 6 mesi, le 5.000 firme necessarie per vincolare il Consiglio Regionale alla discussione della legge che renda i cittadini liberi di depositare il proprio Testamento Biologico nel Registro Regionale delle DAT ed averlo a disposizione nella Carta Regionale dei Servizi.
Per leggere il testo della proposta di legge:
http://testamentobiologicolombardia.it/il-testo-della-legge/
Per leggere la relazione esplicativa:
http://testamentobiologicolombardia.it/relazione-di-presentazione-alla-proposta-di-legge/
Per ogni altra info:
http://testamentobiologicolombardia.it/
Attraverso le manifestazioni viene rivolto il seguente appello a Governo e Parlamento:
“L’Italia è uno dei pochi paesi europei che non prevede nessun riconoscimento giuridico per le coppie dello stesso sesso. Le persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali non godono delle stesse opportunità degli altri cittadini italiani pur pagando le tasse come tutti. Una discriminazione insopportabile, priva di giustificazioni.
Il desiderio di ogni genitore è che i propri figli possano crescere in un Paese in cui tutti abbiano gli stessi diritti e i medesimi doveri.
Chiediamo al Governo e al Parlamento di guardare in faccia la realtà, di legiferare al più presto per fare in modo che non ci siano più discriminazioni e di approvare leggi che riconoscano la piena dignità e i pieni diritti alle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, cittadini e cittadine di questo Paese.
La reciproca assistenza in caso di malattia, la possibilità di decidere per il partner in caso di ricovero o di intervento sanitario urgente, il diritto di ereditare i beni del partner, la possibilità di subentrare nei contratti, la reversibilità della pensione, la condivisione degli obblighi e dei diritti del nucleo familiare, il pieno riconoscimento dei diritti per i bambini figli di due mamme o di due papà, sono solo alcuni dei diritti attualmente negati.
Questioni semplici e pratiche che incidono sulla vita di milioni di persone.
Noi siamo sicuri di una cosa: gli italiani e le italiane vogliono l’uguaglianza di tutte e di tutti.”
Associazioni promotrici dell’appello: Arcigay, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Mit.
LUIS ALBERTO ORELLANA Senatore
MASSIMO CLARA Avvocato
MANUEL GIROLA Avvocato, Rete Lenford
Introduce Luisa Bordiga, coordinatrice della Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni
Dalle aule dei tribunali in Italia ed a Strasburgo, le pronunce sono chiare ed unanimi: il Parlamento italiano deve assolutamente legiferare al fine di garantire pari diritti alle coppie dello stesso sesso.
Diversi disegni di legge nel corso degli anni si sono invece susseguiti nelle cronache parlamentari, nessuno di questi arrivati nemmeno alla discussione. La svolta pare rappresentata dal ddl Cirinnà, che almeno nella versione bis, viene “incardinato” il 14 ottobre 2015 e sarà quindi oggetto di discussione in data da definirsi.
15 aprile 2010 La Corte Costituzionale pronuncia la storica sentenza, che sollecita il Parlamento ad approvare una legge sulle unioni civili 7 ottobre 2014 Il Ministro dell'Interno emana la circolare che invita i prefetti a "rivolgere ai sindaci formale invito al ritiro" degli atti di trascrizione dei matrimoni same sex celebrati all'estero 21 luglio 2015 l’Italia è condannata dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per la violazione del diritto umano fondamentale al rispetto della vita privata e familiare delle coppie dello stesso sesso.